Odissee Di Sangue

Roberto Volterri

"Odissee di sangue", un viaggio tra alcune tra le più atroci nefandezze che l'homo homini lupus può aver commesso nel corso dei secoli. Il 'viaggio' parte con una lunga esplorazione della Transilvania e dei castelli in cui abitò Vlad III Tepes;, l'Impalatore, personaggio al quale si è ispirato il romanziere irlandese Bram Stoker per il suo immortale 'Dracula'. Prosegue nel castello di Csejthe dove la 'Contessa sanguinaria' Erzsébet Bathory assassinò decine e decine di innocenti fanciulle per bagnarsi nel loro rosso fluido vitale alla ricerca di un'eternità che invece la condusse ad essere murata viva. Poi andremo nel bosco in cui visse e compì sanguinosi eccidi Elly Kedward, la 'Strega di Blair'. 'Vampira' realmente vissuta alla fine del XVIII secolo. Il nome di Gilles de Rais non vi dice nulla? Le sue folli gesta, le sue violenze su innocenti fanciulli compiute nei castelli in cui celebrava anche cerimonie 'sataniche' ispirarono Perrault per la stesura della celebre favola 'Barbablù'. Ma il vostro 'viaggio' non termina certo qui, poiché vi attendono altre 'odissee di sangue', qualche interessante esperimento sul tema e un'interpretazione 'scetticamente psicologica' dell'umana follia.


Dissertazione Sopra I Vampiri

Giuseppe Davanzati

Vampiri assetati di sangue che aggrediscono nella notte. Uomini e donne posseduti dal demonio e costretti, per sopravvivere, a un'esistenza di lutti, magie, terrore. Nell'Italia e nell'Europa del Settecento - prima ancora che si affermino l'Illuminismo e la Ragione - un alto prelato combatte contro queste superstizioni. E Giuseppe Davanzati, arcivescovo di Trani, intellettuale e studioso colto e lucidissimo. La sua "dissertazione" è una traccia del nascente pensiero razionalista italiano ma è anche una testimonianza dell'immaginario (le ansie, gli incubi, la speranza di rinascita) delle popolazioni europee alle soglie dell'età moderna.


Diceria Del Vampiro

Michael Ranft

Anno 1725. Nel villaggio ungherese di Kisolova muore il contadino Peter Plogojovitz. Il fatto sarebbe normale se questa morte non fosse seguita da avvenimenti strani e inquietanti, legati a ciò che il pregiudizio e la superstizione popolare chiamano fenomeno dei «morti masticatori». L’atmosfera si surriscalda al punto da richiedere l’intervento dell’Ufficiale Imperiale. La situazione sembra però sfuggire di mano: gli abitanti, terrorizzati e inferociti, riesumano e straziano il cadavere, considerato appunto un «morto masticatore» e un vampiro. Autore del presente scritto è il filosofo tedesco Michael Ranft, che suddivide l’opera in due dissertazioni. La prima, storico-critica, comprende la descrizione particolareggiata dell’evento e dell’ambiente in cui è collocato. La seconda, di carattere filosofico, presenta numerose e controverse teorie sostenute dagli scienziati dell’epoca, talune certamente curiose. Ranft, tuttavia, procede pazientemente con lucidità e con metodo, circoscrivendo e analizzando accuratamente la presunta «masticazione dei morti nelle tombe» e con essa il fenomeno del vampirismo.


In Casa Con Il Vampiro

Franco Salerno

Il vampiro, mostro per eccellenza, diafana creatura sospesa tra la vita e la morte, apparizione conturbante tra penombra ed oscurità, ha segnato le letterature antiche e l'immaginario occidentale in maniera sconvolgente. Questo libro di Franco Salerno, "In casa con il vampiro", ripercorre vicende storiche, strani miti e curiosità su questo personaggio temuto, eppur cercato. Attraverso episodi e testi poco noti esso avanza l'ipotesi sorprendente del vampiro come incubo "familiare". In appendice, "Il dottor Nero" dello scrittore napoletano Daniele Oberto Marrama, un maestro della narrativa gotica, scomparso 100 anni fa.


Prima Di Dracula

Tommaso Braccini

Mentre in Occidente fiorivano Umanesimo e Rinascimento, nei Balcani e nei territori dell'Impero bizantino ormai al tramonto si diffondeva il timore dei morti che uscivano dai sepolcri per perseguitare i viventi; più tardi, nel momento in cui a Versailles si celebravano i fasti del Re Sole, i suoi inviati in Grecia riferivano di roghi accesi nelle isole dell'Egeo per sbarazzarsi di cadaveri che gettavano nel terrore interi villaggi. Il libro, che poggia su una ricca base documentaria, illustra lo sviluppo delle credenze vampiriche nel medioevo bizantino e slavo ricercandone i primordi nell'antichità e seguendone le tracce, che intersecano quelle dell'eresia e della storia della Chiesa, fino all'epoca moderna. L'analisi di queste voci antiche permette così di comporre una avvincente "archeologia del vampiro".


Il Mito Del Vampiro. Da demone della morte nera a spettro della modernità

Mario Barzaghi

Perché, dopo aver rappresentato per un tempo immemorabile il demone della peste, il vampiro è comparso improvvisamente sulla scena dell'immaginario europeo verso il 1732 per non uscirne mai più? Perché ha esordito nella letteratura nel 1819 con il racconto The Vampire di Polidori e da allora vi ha svolto un ruolo da protagonista? Perché la sua figura ha raggiunto il completo sviluppo nel 1897 con il romanzo di Bram Stoker incarnandosi in modo felice nel personaggio del conte Dracula e, da quel momento, ha continuato a richiamare torme di lettori insaziabili? Il significato di tutta questa vicenda ha un sapore misterioso. Infatti, è un mistero che il vampiro, con la sua voracità di sangue, con il suo carattere di non morto, con la sua capacità di mutarsi in pipistrello, abbia avuto la forza di sostituire l'immagine del diavolo quale compiuta espressione del male entro il mondo moderno. Come ogni mito esso esprime il volto oscuro di un mondo senza radici dominato dal sole nero della melanconia, di un mondo di degrado affettivo in angosciosa attesa che sopraggiunga da fantastiche lontananze il Persecutore, l'incubo moderno la cui perfetta figura è quella di Dracula. Quest'opera si propone di ricostruire la fenomenologia del mito del vampiro, a partire dai suoi più lontani trascorsi folklorici e medievali, per indagare lo sviluppo della sua figura entro la cultura illuministica e romantica.


Vampiri. Il mondo delle ombre

Jessica Pires

E stato Bram Stoker a superare l'idea dei vampiri sanguinari introducendo, nel suo famoso romanzo Dracula, l'elemento dell'amore. E questa è l'immagine che di queste affascinanti creature è sopravvissuta fino a oggi, rendendoci testimoni di un mito ineguagliato, che si rinnova continuamente. Perché il vampiro del XXI secolo vuole uscire dalle tenebre e ritornare umano, vuole, ricominciare ad amare. E la sua, venendo da un immortale, è una promessa di amore eterno. Per mano di grandi creatori, il volume ci immerge in questa rinnovata mitologia vampiresca, e ci cattura con la sua magia. Tra gli illustratori: Bibian Blue, Victoria Francés, Diego Latorre, Nekro, Chris Ortega.


L'immagine del Vampiro del XVIII secolo tra teologia, medicina e filosofia

Salvatore Grandone

L'autore, insegnante di storia e filosofia e dottorando al Centro di Ricerche sull'Immaginario di Grenoble, offre spunti di riflessione critica sulle più celebri dissertazioni che nel Settecento affrontarono la questione del "non-morto", individuando i problemi suscitati dal fenomeno in fatto di teologia, filosofia e medicina. La questione teologica, con la resurrezione dalla morte, e quella medica del cadavere in trasformazione vanno a ibridarsi nello stile esposto in tali opere, ponendo interrogativi eminentemente filosofici sulle disfunzioni dell'immaginario stesso, sino a riflettere su diverse importanti problematiche di filosofia della scienza.


Il Manuale del Vampiro

Kevin Jackson

Da Dracula di Bram Stoker a Edward di Twilight, un libro grondante di fatti, storie, curiosità e leggende di sangue per sapere proprio tutto sull'oscuro mondo dei non morti.

Armatevi di aglio, paletti e crocefissi, perchè i vampiri son tornati...